A partire dal 2023 le somme erogate (anche con mezzi di pagamento elettronici) dai clienti a titolo di liberalità ai lavoratori delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (alberghi, ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, sale da ballo e da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari) con un reddito di lavoro dipendente non superiore a 50.000 Euro sono assoggettate ad un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 5% entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro.
La nuova norma prevede che tali somme non siano utili al calcolo del trattamento di fine rapporto e siano escluse dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale e dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il lavoratore può rinunciare al beneficio e optare per la tassazione e la contribuzione ordinaria.