Aumenta la soglia esente da imposta in caso di erogazione di beni e servizi, fino 3mila euro per i dipendenti con figli a carico, compresi quelli nati da relazione extraconiugali (a patto che siano stati riconosciuti).
La norma ovviamente circoscrive il raggio d’azione di applicazione, infatti viene definito fiscalmente a carico un figlio con un reddito complessivo di massimo 2840.51 euro nel periodo d’imposta, oppure fino a 4 mila euro (di età non superiore a 24 anni), al lordo degli oneri deducibili.
A livello pratico è necessario che il dipendente comunichi al datore di lavoro di aver diritto ad accedere a tale normativa e il codice fiscale del figlio a carico, il datore in caso di utilizzo di questa nuova agevolazione sarà tenuto a informare le rappresentanze sindacali.
Un altro aspetto molto importante della nuova agevolazione è quella dettata dal principio di armonizzazione che quindi sancisce come la non imponibilità dei nuovi valori ai fini fiscali sia applicabile anche per i fini contributivi perciò su tali somme o valori erogati anche dal lato azienda ci sarà l’esenzione e azzeramento della contribuzione.
La nuova soglia (euro 3000) per i dipendenti con figli a carico si intende applicabile dal periodo d’imposta 2023.
Per i lavoratori che NON hanno figli a carico rimane la soglia precedentemente fissata a euro 258,23.